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I segreti della cucina con il girarrosto

La cucina a fuoco vivo

Trucchi e consigli

Guardare sempre la carne durante la cottura: il girarrosto elettrico permette di non faticare per girare continuamente la carne, facendola cuocere in maniera uniforme. In ogni caso, l’intensità della fiamma e della brace cambiano, l’arrostitore deve sempre vigilare sull’andamento della cottura senza lasciare mai incustodito lo strumento.

Prima parte dell’arrostitura con girarrosto: se vi cimentate ad arrostire mezzo maialino oppure mezzo capretto arrosto, si consiglia di posizionare il lato delle ossa verso la fiamma senza azionare imediatamente il motore elettrico del girarrosto. Le ossa infatti proteggono la carne e permettono una prima cottura all’arrosto.

Grasso per inumidire la carne: sulla fiamma viva è consigliato far bruciare del lardo e farlo cadere in gocce su tutta la superficie della carne, per renderla più saporita e mantenerla umida.

Lo spessore dello spiedo:
Si consiglia uno spessore adatto ad ogni tipo di carne, sottile per piccoli animali e pesci come anguille e più spesso per interi animali, come capretti o maialetti.

Leccarda e distanza dal fuoco

La distanza dal fuoco: il consiglio del perfetto arrostitore è quello di distanziare lo spiedo almeno 70 cm. dal fuoco, non posizionare la brace sotto il girarrosto, meglio che ce ne sia anche ai lati.

Leccarda: la leccarda di metallo consente di recuperare il liquido sotto l’animale che potrà essere utilizzato per inumidire nuovamente il pezzo da arrostire oppure per cuocere ad esempio le patate e altre verdure.

Pesce: per cuocere il pesce al girarrosto è necessario utilizzare lo spiedo a ombrello oppure lo spiedo griglia che consente di mantenere la consistenza del pesce intatta durante la cottura.

Anguille arrosto: in Sardegna le anguille sono cotte arrosto, “schidonate” più volte nello spiedo in modo che non caschino. Più anguille vengono poste in un unico spiedo, intervallate da alloro dopo essere state asciugate con uno strofinaccio ruvido.